lavoce.hr: 21 settembre 2018: La figura di Nazario Sauro rievocata dal nipote Romano

capodistria.rtvslo.si: 20 settembre 2018: Sauro100: il progetto sul patriota capodistriano fa tappa a Capodistria nel 138esimo anniversario della sua nascita
capodistria.rtvslo.si: 21 settembre 2018: Tappa a Capodistria per l'ammiraglio Romano Sauro


Kristjan Knez e Romano Sauro

CAPODISTRIA | A cent’anni dalla Grande Guerra, la storia presentata attraverso la figura di Nazario Sauro, marittimo capodistriano, eroe nazionale italiano, giustiziato nel 1916 dall’Austria-Ungheria per alto tradimento. A raccontarne la vita e le gesta, in un modo completamente anticonvenzionale, è il nipote Romano, ammiraglio della Marina italiana a riposo, che con la sua piccola barca a vela, il “Galiola III”, è impegnato da due anni a toccare cento porti di Italia, Albania, Montenegro, Croazia e Slovenia per parlare non tanto delle gesta del famoso nonno, ma per farne un ritratto inedito condito di foto e ricordi di famiglia. Introdotto da Kristjan Knez, direttore del Centro culturale “Combi”, ha potuto condividere il suo pensiero ieri a Palazzo Gravisi con gli studenti delle scuole medie italiane di Pirano, Isola e Capodistria. Ha spiegato che il suo arrivo in città proprio il 20 settembre non è casuale. In questo giorno del 1880, infatti, nasceva Nazario nella casa della sua famiglia a Bossedraga, a due passi dal mare. Dai genitori fu educato a sentimenti italiani, ma sviluppò valori importanti basati su concetti di libertà, giustizia e solidarietà. Attualizzandoli oggi potrebbero essere applicati al dramma dei migranti che nessuno vuole più ospitare.

Continuando a parlare delle convinzioni politiche del giovane Nazario Sauro, il nipote ricorda la sua ammirazione per le idee del Risorgimento, del pensiero mazziniano, che quindi nulla potrebbero avere a che fare con il fascismo che si svilupperà soltanto molti anni dopo la sua morte e che ne farà un eroe. “Mio nonno è stato una persona semplice, amante dell’avventura e dei viaggi. Messo di fronte alla scelta da che parte stare nel corso della Prima guerra mondiale, scelse di arruolarsi nella Marina italiana e combattere da sommergibilista contro l’Austria-Ungheria di cui era cittadino”, ha spiegato agli studenti Romano Sauro. “Catturato dopo una missione finita male, fu processato e giustiziato. Ancora oggi è celebrato per le sue gesta.
Gli sono state intitolate navi, sommergibili, scuole e, anche di recente, piazze”. Il messaggio che l’ammiraglio Sauro, cresciuto a Roma, vuole lanciare è di stampo europeo, di pace e collaborazione, senza dimenticare la solidarietà, tanto cara a suo nonno Nazario. Per tale motivo i proventi della vendita del suo libro “Storia di un marinaio”, scritto assieme al figlio Francesco, saranno devoluti all’Associazione “Peter Pan”, che a Roma offre accoglienza gratuita alle famiglie di bambini malati di cancro, provenienti da tutto il mondo.

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